Project Description

OGNI GIORNO, PERDO TUTTO di Beatrice Zerbini

Ogni giorno, perdo tutto

e tu con me

e te;

e si sfuocano

le colazioni,

si induriscono

i biscotti al burro;

perdo il quadro

che ride e vive,

la cornice delle tende,

le verità stupende

che non ho detto e

la stupidità

di avere paura.

Perdo tutto, ogni giorno;

la pelle nuova,

la ruga che ho sorriso,

la ruga che ho pianto,

la voce,

la mia e la tua,

il coro che sono,

l’assolo.

Perdo parole

che avremmo potuto dirci,

non dirci,

dire meglio.

Perdo possibilità

e una possibilità,

il ritmo del respiro,

la pazienza,

le sementi di un’idea.

E perdo le facce degli altri

in strada,

la mia su una vetrina buia.

Ogni giorno perdo

uno scorcio

carico di sole,

e la mia età

salda,

che mi ancora alla terra

come un macigno

o una nascita,

che mi seduce

e trascina,

che tracima;

perdo la speranza che

esonda sulla mia fretta,

sulla mia calma.

Perdo

il miracolo di un giorno,

l’elemosina del tempo,

lo scialacquio degli attimi,

con la risacca magra

di qualche

felicità.

Ogni giorno perdo tutto:

il significato,

la velleità del buio

e gli abbagli,

la vastità sul bivio

e l’ombra lunga

degli sbagli,

le rime,

le rime per te,

l’amore,

la bambina che crede,

la bambina in cui credi,

e un’ansia del petto

che può fremere

e domandare

e guardare

e regnare ogni giorno,

mentre perde.

E perde tutto.

Perdo giurisdizione

ed emozione;

si consuma,

si annebbia,

sbraita come un fumo

la mia vita,

che ogni giorno perde me,

mentre perdo tutto.

Perdo il timpano dolce

sotto le voci affettive

che sono un’ala,

a curarmi,

o macerie.

Ogni giorno,

poi,

mi sveglio –

se mi sveglio –

e tutto,

tranne te

e tu con me,

ritrovo.

 

da “In comode rate” (Interno Poesia Editore, 2019)